martedì 19 luglio 2011

5000 Grazie


Dopo la cancellazione del 5 giugno, il Bike Pride posticipato a domenica 10 luglio, si è rivelato un successo oltre ogni aspettativa. Lo sciame di bici ha transitato in corso Vittorio, corso Re Umberto, via Cernaia, via Po, per approdare, provato ma felice, in piazza Vittorio, suscitando proteste a catena tra le fila di automobilisti in coda, bloccate dai vigili nei passaggi cruciali.

Un segnale molto positivo per il futuro del popolo a due ruote, anche se a Torino la bicicletta - grazie anche alla diffusione del «Bike sharing», è passata in pochi anni da mezzo-rarità, a vera alternativa ad auto e tram. L’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta ha voluto dare ulteriore motivo di speranza agli accorsi : «Abbiamo già parecchie piste ciclabili a Torino, ma abbiamo intenzione di raddoppiarle - ha dichiarato al microfono gentilmente offerto dallo staff della Drogheria, - e anche il sistema del bike sharing che è diverso fra Torino e la cintura, verrà uniformato in modo tale da rendere più comodo l’affitto».

Presente anche l'ex Assessore all'Ambiente Roberto Tricarico con la maglietta verde del Bike Pride, oggi consigliere del Pd, che ha dato il via a questa «13 chilometri» di invasione pacifica e scampanellante del centro città. "Sono sempre più convinto che nell’ambito di una riconversione a una mobilità più sostenibile la bicicletta abbia un ruolo cruciale. Nel programma del sindaco Fassino vi è il raddoppio della rete delle piste ciclabili che dovrebbero passare dagli attuali 170 km a 350 km - ha dichiarato. La cultura della ciclabilità – ha ripreso Tricarico – si promuove anche con la segnaletica e con una viabilità promiscua in cui autoveicoli e biciclette convivano serenamente. Senza dimenticare il bike sharing: a fine anno arriveremo a 116 stazioni e a 10 mila abbonati". 

"L'uomo.. Per trasportare un grammo del proprio peso per un chilometro in dieci minuti, consuma 0.75 calorie.. è una macchina termodinamica più efficiente di qualunque veicolo a motore.. L'uomo in bicicletta può andare tre o quattro volte più svelto del pedone, consumando però un quinto dell'energia"


da Ivan Illich "Energie et équité"